A novanta anni dai Patti Lateranensi Noi Siamo Chiesa riflette sulla storia dei rapporti Stato-Chiesa e fa proposte per una loro profonda modifica
Novanta anni dopo i Patti Lateranensi molte questioni sono ancora aperte nei rapporti Stato-Chiesa. Non si deve fare finta di niente con celebrazioni di pura immagine. Con il nuovo corso di Papa Francesco bisogna cambiare.
Siamo al novantesimo anno dalla firma dei Patti Lateranensi e anche al trentacinquesimo del nuovo concordato. Sarà una ricorrenza tutta d’immagine[1] con il consueto ricevimento all’Ambasciata d’Italia presso la S. Sede che vede la presenza di un governo del tutto diverso da quelli precedenti ma che, sui rapporti Stato-Chiesa, non avrà probabilmente niente da dire se non prendere atto dell’esistente. Maiora premunt, non è all’ordine del giorno parlare di queste questioni oggi in Italia. Eppure si può fare diversamente come chi ha cercato, in occasione del recente centesimo anniversario dell’Appello ai “liberi e forti” di don Sturzo di riflettere sulla nostra storia.