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Decreto dell’ex-S.Ufficio contro la Presidente internazionale di We Are Church. Respingiamo il decreto, dice il portavoce di “Noi Siamo Chiesa”

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Martha Heizer e il marito Gerd si riuniscono in casa per celebrare insieme l’Eucaristia con altre poche persone con modalità simili a quelle che da tempo sono praticate dalle comunità di base, cioè senza un prete canonicamente accreditato. Contemporaneamente, a quanto ci è dato di sapere, continuano a seguire anche le funzioni parrocchiali.  E’ uno dei tentativi di maggiore coerenza  con la  prassi e con l’insegnamento di Gesù per rendere il Vangelo più accessibile e più comprensibile a tutti. E’ questa la strada che la Chiesa dovrà seguire in futuro ricorrendo  ai cosidetti viri probati ( e in prospettiva alle mulieres probatae) per permettere che alla celebrazione eucaristica, momento principale della fede della comunità cristiana, partecipino tutti i battezzati e le battezzate, tutti i  membri del Popolo di Dio. Moltissime situazioni nel mondo, per esempio in America latina, dove la presenza del prete è possibile in modo del tutto saltuario, chiedono insistentemente che si vada in questa direzione. Questo ha chiesto recentemente a papa Francesco il vescovo della diocesi di Amazzonia in Brasile Ervin Krautler, ricevendo, a quanto si sa,  molto ascolto.

 

Ciò premesso, ritengo che  il Card. Muller (prefetto dell’ex-S.Ufficio), che ben sa che Martha Heizer è la Presidente dell’International Movement We Are Church e, da poche settimane, anche della sezione austriaca  Wir Sind Kirche, abbia “usato” di questa vicenda per un attacco, indiretto ma molto duro, al nuovo corso di papa Francesco  e alle riforme indispensabili che egli cerca di proporre. Non è possibile nessuna altra interpretazione davanti a  un intervento nei confronti della Presidente  del principale movimento  che da anni si impegna per la riforma della Chiesa cattolica nella linea del Concilio e che, ora, ha accolto con convinzione il messaggio del nuovo vescovo di Roma. La questione, di cui era imputata Martha, era ferma da tre anni e sembrava abbandonata. Non a caso viene risollevata ora che nella Chiesa lo scontro si sta facendo vivace.

 

Il movimento “Noi Siamo Chiesa” respinge il decreto del ex-S.Ufficio, esprime la sua solidarietà a Martha e a Gerd e conferma la sua completa  collocazione all’interno della Chiesa di cui si sente parte fino in fondo, a dispetto di chi pretende di tutelare la fede e invece tutela solo il diritto canonico.

 

Roma, 22 maggio 2014   Vittorio Bellavite, portavoce di “Noi Siamo Chiesa”    

 

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Commentary by Dr Paul Collins (Catholica)

Statement by the Austrian Priests' Initiative  [German] [English] [Spanish]

 

 

 

 

 

‘Banning Women from Priestly Ordination has no basis in the New Testament‘

 

Press Statement 

 

Rome, 22 May 2014

 

The International Movement We are Church (IMWAC), on the 20th Anniversary of the Apostolic Letter of Pope John Paul II, ‘Ordinatio Sacerdotalis’, entitled ’Reserving Priestly Ordination to Men Only‘ calls on Pope Francis to recognise that this Magisterial teaching is not supported by the vast proportion of the Catholic Faithful and ought to be changed.

 

We believe that the call to Priesthood is a Charism of God, based on Baptism and confining it to ‘men only’ limits the power of God. This continued ban on women from priestly ordination is an injustice in the Church which must be confronted by the Catholic Faithful as a matter of conscience. Accordingly Canon Law 1024 which states that only a male can be validly ordained is an unjust law and should be withdrawn as a matter of urgency.

 

What Pope Francis wrote in his recent letter ‘Evangelii Gaudium’ regarding the ordination of women - ‘The reservation of the Priesthood to males , as a sign of Christ the spouse who gives himself in the Eucharist ,is not a question open to discussion’ - does not represent the Sensus Fidelium of the convictions of not only the Catholic faithful but of very many clergy and some hierarchy as well.

 

In this letter  Pope Francis is reiterating what Pope John Paul II wrote in his Apostolic letter 20 years ago condemning women’s priestly ordination - ‘we declare that the Church has no authority whatsoever to confer Priestly ordination on women and that this judgement is to be definitely held by all the Church’s faithful – ‘ . Even at that time this magisterial teaching banning women from Priestly Ordination was disputed  by Bishops and Faithful alike within the Catholic Community.

 

In April 1976 the Pontifical Commission concluded unanimously that ‘It does not seem that the New Testament by itself alone will permit us to settle in any clear way and once and for all the problem of the possible access of women to the Priesthood‘ and by a significant majority it concluded that ‘The church could ordain women to the Priesthood without going against Christ’s wishes‘.

 

This magisterium of these Biblical theologians has been rejected by successive Popes including Pope Francis. Equally the magisterium of the ’Sensus Fidelium’ has been rejected  by successive Popes.

 

It is now the right time that the Papal magisterium should allow free and open discussion of Women’s ordination within the Catholic Church without  fear of excommunication . It is also right that those within our Catholic Community who have been unjustly excommunicated because they publicly articulated that reserving priestly ordination to men only has no basis in scripture or human reason should be  fully accepted back within our Communion.

 

Banning women from Priestly Ordination is a continuing  injustice which has no basis in the New Testament, is a continued stain on the fabric of the Catholic Communion and  most importantly the younger generation find this ban a stumbling block to their Faith in the Risen Lord.

 

Read more: "Correct an injustice: Ordain women“, National Catholic Reporter, December 2012:

 

Contacts

 

 

Messaggio di amicizia e di solidarietà dell’International Movement We Are Church alle suore americane nel loro difficile rapporto con la Congregazione per la Dottrina della Fede

 

L’International Movement We Are Church (IMWAC) esprime la sua solidarietà alla LCWR (Organizzazione delle suore USA) per la  continuazione delle trattative con la Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) e con l’Arcivescovo Sartain sulle questioni che sono state sollevate nei loro confronti. Condividiamo l’opinione del Card. Kasper  che ha fortemente sottolineato che il dialogo (e non la condanna) è il modo cristiano per superare tutte le difficoltà insorte. L’impegno della LCWR costituisce un grande contributo alla vita della Chiesa americana ed anche della Chiesa universale per il loro paziente e coraggioso negoziato con la CDF. La linea dottrinale e l’approccio pastorale della CDF deve essere rivista perché diventi coerente con gli insegnamenti del Concilio Vaticano II che papa Francesco ha ripreso e portato avanti. Vi siamo vicini con la nostra preghiera. Siate certe che lo Spirito Santo è presente oggi in mezzo a nopi e a voi come nel giorno di Pentecoste.

 

Roma, 10 maggio 2014

Movimento Internacional Nós Somos Igreja: mensagem de solidariedade com a LCWR


O Movimento Internacional Nós Somos Igreja deseja expressar a sua solidariedade com as irmãs da Leadership Conference of Women Religious (LCWR) no decurso das suas negociações com a Congregação para a Doutrina da Fé (CDF) e o Arcebispo Sartain sobre questões decorrentes da avaliação doutrinal.

Ficamos satisfeitos com os comentários positivos do Cardeal Kasper e sua ênfase de que é o diálogo, e não a condenação, a maneira cristã de superar todas as dificuldades.

O trabalho da LCWR é uma contribuição inestimável para a vida da Igreja nos Estados Unidos e mesmo para a Igreja universal, que se anima com estas pacientes e corajosas negociações com a CDF.
O conceito teológico e pastoral da CDF tem de ser redefinido de acordo com os ensinamentos do Concílio Vaticano II e das orientações que o Papa Francisco deu até agora.

Nós apoiamo-vos com a nossa oração. Asseguramo-vos que o Espírito do nosso Deus é tão activo hoje, no nosso meio, como no dia de Pentecostes.

 

http://nsi-pt.blogspot.pt/2014/05/movimento-internacional-nos-somos.html

Message de solidarité à LCWR

 

Le Mouvement International Nous Sommes Eglise  souhaite exprimer sa solidarité avec vous toutes tandis que vous continuez à négocier avec la Congrégation pour la Doctrine de la Foi et Mgr Sartain sur les questions soulevées par l'évaluation doctrinale dont vous êtes l'objet.

 

Nous avons repris courage en lisant les commentaires positifs du Cardinal Kasper et son insistance sur le fait que le dialogue, et non la condamnation, est la manière chrétienne de surmonter toutes les difficultés.

Le travail de la LCWR (1) est une contribution inestimable à la vie de l'Eglise américaine, et en vérité à la vie de l'Eglise universelle, qui retrouve une grande confiance grâce à vos négociations patientes et courageuses avec la CDF.

 

La conception théologique et l'approche pastorale de la CDF doivent être redéfinies en conformité avec les enseignements du Concile Vatican II et les directives que le Pape François a pour l'instant données.

Nous vous offrons notre soutien fervent. Soyez assurées que l'Esprit de Dieu est tout aussi actif dans nos milieux et parmi vous que le jour de la Pentecôte.

 

(1) - [Leadership Conference of Women Religious, un mouvement rassemblant environ 50000 religieuses américaines, très critiqué par le Vatican depuis plusieurs années pour son engagement social et libérateur, ndlr]